un punto nave ... in montagna
Dolomiti - Pale di San Martino
Quale occasione migliore di un periodo di vacanza in montagna (Val di Fiemme) per controllare il buon funzionamento di un sestante e mantenersi in allenamento con osservazioni astronomiche e relativi calcoli matematici? In mancanza dell’orizzonte marino si utilizza tranquillamente un orizzonte artificiale. Non i costosi ed inutili accessori di un Freiberger o del Cassens & Plath (il cui costo si aggira intorno ai 900 €) e neanche il minuscolo dispositivo in plastica della Davis (cm. 15 x 10 – circa 40 €) ma un orizzonte artificiale “homemade” sempre di tipo "a bacinella" meno costoso e certamente assai più pratico ed efficace.
Orizzonte artificiale da sestante della Cassens & Plath | Orizzonte artificiale montato sul sestante |
Orizzonte "a bacinella" della Davis
Il telaio è stato realizzato in compensato di faggio con le misure cm. 42 x 32. La maggior dimensione rispetto al “Davis” permette di seguire più a lungo il movimento dell’astro e di effettuare misurazioni più precise.
Alcune decine di osservazioni effettuate con il sestante Cassens & Plath del 1970 del sig. Balangero (velista piemontese) hanno portato alla determinazione di rette di altezza estremamente precise con un Δh medio tra altezza vera ed altezza stimata di soli 0,5' (mezzo miglio). Certamente il merito è anche del sestante "cinquantenne" perfettamente utilizzato e custodito dal proprietario, non ha nulla da invidiare ad un C&P appena uscito di fabbrica. Anzi, da circa dieci anni la C&P affida la costruzione dei suoi sestanti ad uno stabilimento in Cina ! Per l’orizzonte si è utilizzata una bacinella in lega smaltata nero opaco con all’interno un paio di centimetri di acqua. Infine per le schermature frontali si sono impiegati due cristalli da 4 mm. preparati all’uopo da un artigiano vetraio di Predazzo (Trento). Costo complessivo 18 € (cristalli e bacinella).
Imperdibile una visita all’osservatorio astronomico della Val di Fiemme in località Zanon.
A meno di 2 km. dal comune di Tesero e percorrendo una stretta e tortuosa strada si arriva all’osservatorio. L’inquinamento luminoso è praticamente inesistente.
Immediatamente si viene premiati: la volta celeste appare nel suo splendore, emozionante la vista della Via Lattea.
sullo sfondo della Via Lattea, dal basso verso l'alto: le costellazioni del Sagittario, dello Scudo e dell'Aquila - il punto più luminoso è Giove con Saturno (leggermente a sinistra) - photographer Luigi Rondon
I movimenti apparenti dei corpi celesti, e non solo, vengono proiettati all’interno del planetario digitale e descritti con disarmante semplicità dal Gruppo Astrofili Fiemme.
Nella moderna cupola mobile attigua alla struttura i telescopi (un riflettore di 50 cm. di diam. ed un rifrattore di 20 cm.) ci "avvicinano" all’universo.
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